Dalla quarta di copertina delle edizioni Ares:
E’ anzitutto la storia di un uomo, Marco Porzio Catone (Cato Maior; 234-149 a.C.), emblema della romanità in un tempo di mutamenti epocali, che sorprendentemente per certi aspetti richiama il nostro.
Durante tutta la vita Catone è un contadino, oltre che soldato, console, censore, oratore, storico e anche verseggiatore nell’arcaico metro saturnio. Intorno a lui c’è il popolo romano esso pure culturalmente ancora di contadini, il quale quasi senza volerlo, trascinato dalla storia, nello spazio di soli cinquant’anni finisce col soggiogare l’intero mondo conosciuto.
Nei suoi diversi incarichi Catone affronta con grande fermezza i maggiori pericoli che minacciano Roma: tra essi la corruzione (che la grande cultura greca entrando nel giovane mondo romano si trascina al seguito), l’economia di Cartagine (fondata sullo schiavismo elevato al massimo grado), e l’eccesso di popolarità degli stessi generali romani emergenti.
Resi con la forza della grande letteratura tornano nel romanzo a vivere sotto i nostri occhi gli uomini di allora: popolani, nobiles, schiavi, legionari, sordidi affaristi (che Catone pretore scaccia dalla sua provincia), le severe donne romane, i liberi barbari della Spagna, i temerari pirati illirici, i Greci orgogliosi ma ormai incapaci di indipendenza.
Tornano in particolare a vivere, uscendo dai monumenti in cui li ha pietrificati la storia, i due maggiori contendenti di allora: Scipione (naturaliter christianus, secondo Corti) e Annibale, lo stratega incomparabile, che non riesce a salvare dalla rovina la sua amatissima patria.
L’originalissima struttura in 36 episodi e 200 scene di taglio quasi cinematografico potrebbe far pensare a un’eccellente sceneggiatura, ma, come avverte Cesare Cavalleri nella Postfazione, “più che un apporto alla ‘cultura delle immagini’, questa sorprendente prova narrativa è un’altissima risposta (o una sfida) della letteratura alla ‘cultura delle immagini’”.
Per leggere le recensioni e gli articoli su quest’opera è possibile cliccare su questo link oppure scegliere dall’elenco seguente:
– Il video della presentazione di Eugenio Corti al Meeting di Rimini – (2005)
– La postfazione di Cesare Cavalleri – (2010)
– Controcorrente, fedele a una tradizione di bellezza e verità – intervista a cura di Salvatore Senese (2010)
– Uso delle fonti classiche nell’interpretazione cortiana di Catone – di Cesare Cavalleri (2016)
– Catone, ultimo eroe di Eugenio Corti – di Dario Romano (2019)