Un centro studi a Besana per celebrare Eugenio Corti

Eugenio CortiBesana si appresta a celebrare degnamente uno dei suoi più grandi figli: il Comune ha deciso di spostare lo studio di Eugenio Corti nella biblioteca di villa Filippini. E, attorno a esso, nascerà un centro studi.

La sua scrivania con la poltrona e le librerie: lo studio di Eugenio Corti verrà custodito in Villa Filippini, nell’area al piano terra che diventerà uno «spazio dedicato allo studio e alla memoria dell’enorme eredità che ci ha lasciato Eugenio Corti». Il sindaco Emanuele Pozzoli ha parlato del progetto culturale nell’ultimo consiglio comunale, ma già nel Dup (Documento unico di programmazione) si leggeva l’obiettivo di dedicare “un adeguato spazio” al grande scrittore besanese.

«La domanda non è perché lo facciamo, ma perché non sia ancora stato fatto – ha argomentato Pozzoli -. Il più grande scrittore cattolico del Novecento ha vissuto nella nostra città, l’ha raccontata nella sua più importante opera che è “Il cavallo rosso”. Il minimo è che gli si riconosca un tributo degno: uno spazio permanente, nella parte più nobile della nostra città che è Villa Filippini». L’amministrazione comunale sta definendo il progetto con la collaborazione della Pro Loco e il prezioso contributo della moglie di Corti, Vanda di Marsciano «che ringrazio molto per la grande sensibilità e disponibilità» ha detto Pozzoli.

Per il centro studi, infatti, la vedova avrebbe deciso di donare lo studio di Corti e alcuni materiali e cimeli. Saranno di eccezionale valore per un luogo che – con l’investimento di 15mila euro comunali – «già nel 2021 vorremmo possa ospitare la premiazione del Premio internazionale Eugenio Corti, che in passato è stato assegnato in luoghi come la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano».

(Federica Signorini, 26/12/20, Il Cittadino MB)

Una risposta

  1. federico gatti ha detto:

    Bellissima iniziativa , meritevole e necessaria per promuovere iniziative culturali in ricordo del nostro illustre concittadino .
    Sarebbe altrettanto meritevole tenere vivo anche il ricordo del fratello Piero che con la moglie Lucille hanno creato il Lacor Hospital , un importante ospedale nel nord dell’Uganda.